Sembrano Lontani i tempi in cui per mescolare la pasta si usava la "Cucchiara Ranni" per scolare la pasta e "lu crivu" per cernere la farina.
Una volta a mia madre gli fu regalata un po di farina per fare la polenta, allora decise di fare degli gnocchi detti in dialetto siciliano campobellese "Gnuchiteddi".
Mio padre doveva scolare i gnocchi, io tenevo la candela si perchè a quei tempi non cera la corrente e per guardare cosa si faceva occorreva fare luce.
Mia sorella più grande teneva la "Cucchiara Ranni" a mo di scolapasta, ma mentre scolavamo, mi accorgevo che dei gnocchi non era rimasto solo un po di farina al fondo.
Mio padre non credeva a quello che dicevo e nel continuare a scolare la pasta, non appena si rese conto rimase di stucco e non credeva ai suoi occhi.
alla fine ci dovuti accontentare dell piccolo rimasuglio di farina del fondo della pentola.
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