sabato 24 maggio 2014

LA MEMORIA: Ricordare per non dimenticare

"Da Palermitano, Ricordo i miei 14 anni segnati da quello che accadde in quel periodo segnato dalla strage di Capaci e non solo."

Quando la mafia compie una tale tragedia, non fa i conti con quante coscienze e quante persone rimangono segnate da tali fatti.
Loro combattevano le ingiustizie, lottavano per ridare a questa terra una vera libertà un vero ideale, una speranza.
Causando la loro morte, fisica, hanno innescato una presa di coscienza popolare che apre gli occhi di ognuno di noi che ha potuto riconoscere la loro dedizione il loro amore per la nostra terra, che oggi vuole ringraziare con tutto il cuore due simboli che hanno segnato un periodo di cambiamento e continueranno a rimanere sue pietre stabili da seguire e non dimenticare.

« La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni. »
(Giovanni Falcone, in un'intervista a Raitre)

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