martedì 8 aprile 2014

Come si diffondono i pettegolezzi?

Avete mai pensato al gossip come a una complessa attività sociale? Chiacchierare è uno dei comportamenti umani più diffusi, e non è solo un frivolo divertimento. All'ISTC il Laboratory of Agent-Based Simulation (LABSS) sta sviluppando modelli computazionali per comprendere le basi cognitive del gossip.

Perché ci piace parlare male delle persone? Da dove viene l'irresistibile tendenza a spettegolare? La risposta potrebbe nascondersi nei nostri processi cognitivi. Scambiarsi "informazioni sociali" è fondamentale per molte attività, dalla selezione del partner all'integrazione in un gruppo: il gossip rientra quindi a piano titolo nel nostro comportamento sociale, perché ciò che le persone credono degli altri è cruciale per stabilire relazioni.
All'ISTC il Laboratory of Agent Based Social Simulation (LABSS) studia il gossip come uno degli ingredienti della società. Il gruppo ha costruito diverse simulazioni sociali per riprodurre virtualmente il comportamento degli agenti durante una chiacchierata informale. L'approccio utilizzato è appunto quello della simulazione sociale basata su molti agenti (multi-agent-based social simulation), che applica i modelli artificiali allo studio di comportamenti complessi.
L'analisi di queste simulazioni mostra che il gossip è strettamente legato a un altro importante elemento cognitivo: la reputazione. La rappresentazione interna che le persone hanno di sé e degli altri gioca infatti un ruolo cruciale durante la comunicazione.
Il LABSS studia la reputazione sia come caratteristica degli agenti sia come processo di trasmissione tra agenti: il gossip si inserisce proprio in questo processo, perché le persone quando chiacchierano "trasmettono" la reputazione della persona di cui stanno parlando. È quindi muovendosi tra le opinioni e la reputazione della gente che i pettegolezzi viaggiano e si diffondono.

Link http://www.istc.cnr.it/it/question/come-si-diffondono-i-pettegolezzi

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