mercoledì 2 aprile 2014

LA STORIA DEL CAFFE': La Passione per il Caffè

Nella nostra amata e bella Sicilia il caffè è un rito da non trascurare



La Nascita
Quella del caffè è una storia che si perde nella "notte dei tempi", tanto varia, sfuggente e antica è la sua origine. Difficile trovare il bandolo di questa matassa nera, a cominciare ad esempio dal nome: è l'altopiano di Kaffa in Etiopia, ricco di colture, ad aver dato il nome alla celebre pianta o è questa che ha dato il nome all'altopiano? Pare che l'altopiano abissino abbia ricevuto questo nome quando ormai il caffè era già noto in tutto il mondo ed il termine deriverebbe dal turco Kahve, a sua volta proveniente dall'arabo Qahwa, che vuol dire vino, bevanda eccitante. 

La Leggenda
Nessun avvenimento storico è ricco di leggende quanto il caffè, tanto che risulta difficile districare l'autentica storia dalle fiabe di suggestive leggende. 
Nella Bibbia (primo libro dei Re), David porta come dono di conciliazione "dei grani abbrustoliti", che rappresentano dei chicchi di caffè. Ed è ancora caffè, la bevanda amara che Elena aggiunge al vino per asciugare le lacrime degli ospiti alla mensa di Menelao, consigliata da Omero "contro i dispiaceri, i rancori e la memoria dei dolori". Non meno avvincente è la leggenda proveniente dal Monastero Chehodet nello Yemen, secondo la quale uno dei monaci, avendo saputo da un pastore di nome Kaldi che le sue capre e i suoi cammelli erano "vivaci" anche di notte, quando mangiavano alcune particolari bacche, preparò con queste una bevanda per restare sveglio, al fine di pregare più a lungo. E che cosa è se non una tazzina di caffè bollente ciò che l'Arcangelo Gabriele offre a Maometto, colpito improvvisamente dalla malattia del sonno? La pozione nera mandatagli da Allah gli permetterà non solo di recuperare subito forza e salute, ma di essere in grado in breve tempo di "disarcionare quaranta cavalieri e di soddisfare altrettante donne"




Torrefazione
La competenza in questo campo permette di formulare cicli specifici di tostatura, combinando tempo e temperatura per esaltare le particolarità di ogni miscela.
In questa fase i chicchi subiscono una metamorfosi: cambiano colore, calano di peso, aumentano di volume, perdono umidità e soprattutto acquistano aroma. È proprio l’esposizione alle alte temperature che consente ai chicchi di sviluppare le loro qualità aromatiche
  • A 100° C acquistano un colore dorato e il profumo della tostatura inizia a farsi sentire
  • Oltre i 150-180° C diventano più grandi, lucenti, di colore marrone
  • A 200-230° C la torrefazione è a livello ottimale e il caffè assume il suo profumo caratteristico
  • Estratto dalla tostatrice, il caffè viene rapidamente portato a temperatura ambiente con flussi d’aria e acqua fredda vaporizzata
I tempi variano in base ai tipi di caffè trattato e alle modalità di utilizzo:
  • cicli brevi per i Robusta, che esaltano la corposità e ammorbidiscono le note più legnose
  • cicli medi per gli Arabica, per accentuare la fragranza e la dolcezza delle miscele
  • le miscele per espresso (rapidità di estrazione, pressione elevata, ecc.) richiedono cicli di tostatura lunghi in grado di ottimizzare le prestazioni delle macchine, per ottenere il risultato finale di un espresso cremoso e ben amalgamato 

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