sabato 26 aprile 2014

I VECCHI BAGLI: Le antiche tradizioni di cucina unisce la terra e i sapori di Sicilia!

Nella Sicilia dei feudi

Ardigna
Nel territorio siciliano, il baglio (bagghiu, in lingua siciliana) è una fattoria fortificata con ampio cortile.
La nascita del baglio coincide con il fenomeno "colonizzatore" di vaste aree interne, abbandonate e incolte, della Sicilia, da parte dei nobili locali (i "baroni"), tra il Cinquecento e il Settecento. La Spagna, che all'epoca dominava in Sicilia, necessitando di grandi quantità di cereali, aveva stabilito la concessione di una "licenza di ripopolamento" (la "Licentia populandi"), tramite la quale i nobili siciliani arrivarono a fondare persino dei veri e propri villaggi nei dintorni della costruzione originaria (le cosiddette "città di fondazione").
Il baglio è l'espressione di un'organizzazione geo-economica legata al feudo o al latifondo, e quindi alla grande proprietà terriera che alimentava le rendite delle classi aristocratiche e della borghesia. Il baglio era una grande azienda agricola abitata, oltre che dagli stessi proprietari terrieri, anche dei contadini che vi lavoravano tutto l'anno o stagionalmente. Era quindi dotato di numerosi alloggi, ma anche di stalle e depositi per i raccolti.
Ancor oggi nella Sicilia, nelle zone di tradizionale uso agricolo, è possibile incontrare tali costruzioni di notevole volume ed estensione per lo più in abbandono ma a volte restaurate e riutilizzate come aziende agrituristiche.
Lo schema tipico del baglio comprendeva una costruzione dal carattere introspettivo, vale a dire chiusa all'esterno e con le aperture tutte rivolte all'interno della corte. Le mura perimetrali, senza aperture, facevano da protezione contro intrusi e malintenzionati, permettendo anche una difesa eventuale contro assalti di nemici. Una portone d'ingresso permetteva l'accesso al grande cortile anche alle carrozze e ai carriaggi da trasporto. In genere una parte dell'edificio a scopo abitativo aveva uno o più piani alti nei quali abitava il "padrone" e la sua famiglia. I piani bassi erano destinati ai contadini e al deposito delle provviste. All'interno del cortile erano anche le stalle. Altri locali servivano per il deposito degli attrezzi da lavoro e come ricovero delle carrozze padronali.
I bagli sorgono quasi sistematicamente in prossimità di sorgenti d'acqua e in posizioni dominanti, da dove è facile controllare il territorio, e hanno un aspetto esteriore di luoghi fortificati, con poche piccole finestre esterne in legno, munite di inferriate.
I bagli erano costruiti sempre in muratura di pietrame in opera con malta comune, di spessore variabile da un minimo di 0,50 metri fino a un massimo di 1,50 metri, presentano le parti angolari dei muri, gli architravi e gli stipiti in pietra scalpellinata.
I bagli tipici si differenziano tra bagli padronali e bagli contadini.
Le pavimentazione dei bagli, sia contadini sia signorili, è di lastre di pietra, detti "balatuni" (basole), o di ciottoli di pietrame posti a coltello. Nei bagli, inoltre, è sempre presente una chiesa rurale o cappellina, sistemata all'esterno o all'interno del complesso. I tetti sono generalmente realizzati con struttura portante in legno, con capriate "forbici", travi, listelli, mattoni in terracotta e tegole oppure orditura in legno o sole tegole.
I bagli padronali di forma quadrangolare con la corte chiusa su tutti i lati, comunicante all'esterno a mezzo di un grande portone di legno con chiodatura eseguita a disegni orientali: il portone trovasi spesso inserito in un portale ad arco a sesto pieno ribassato, fornito di rosone in ferro battuto. A volte il portone era sormontato da un balcone. All'interno la parte signorile era divisa dalla parte rurale da un muro interno con una porta per comunicare. Alle volte la parte signorile o padronale erano su due elevazioni a cui si accedeva da una scala in pietra. Col tempo intorno al baglio si andarono a costruire altre case formando così, veri e propri borghi[1].
I bagli contadini, invece, sorsero alla fine del 1800. Furono costruiti dai mezzadri che gestivano in proprio la terra avuta in concessione dal signore. A differenza dei bagli padronali i muri erano spessi da 0,50 m a 1 metro, costruiti in pietrame con malta comune. La struttura del baglio contadino è di norma un rettangolo, con finestre piccole ad alte, feritoie nei muri. L'interno era formato da una stalla, una cantina, un fienile e un vano per dormire e mangiare. Tutti i vani interni erano comunicanti e l'accesso avveniva da un solo grande portone, quello della stalla.[2].
Fonte: Wikipedia

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